Un totale di 565 milioni di euro di nuovi impegni di vendita, di cui 214 milioni nel terzo trimestre; 1,1 miliardi di euro di finanziamenti sottoscritti dall’inizio dell’anno e 1,7 miliardi di euro di liquidità disponibili, in aumento di 500 milioni di euro dall’inizio dell’anno, che consentono di coprire le scadenze del debito dei prossimi 24 mesi. Sono questi i dati salienti della bilancio consolidato di Covivio al 30 settembre 2023. Secondo quanto approvato dal Cda, i ricavi del Gruppo sono aumentati del 7% nei primi nove mesi dell’anno portandosi a 484,8 milioni di euro grazie alla forte ripresa dell’attività alberghiera (+14,5%) e a un’importante crescita del settore residenziale tedesco (+4,9%), mentre i canoni di locazione degli immobili a uso ufficio sono scesi del 2,2% per effetto delle cessioni.
“Dall’inizio dell’anno Covivio ha perseguito la sua strategia di rotazione del portafoglio. Il Gruppo ha siglato inoltre nuovi accordi di vendita, per 565 milioni di euro. La società è quindi in anticipo rispetto al piano di vendite (1,5 miliardo di euro da qui fino al 2024) annunciato nel dicembre 2022, essendosi già assicurata quasi 765 milioni del piano (il 51%) in 10 mesi”, fanno sapere dalla società. “Inoltre, sono in corso trattative per la cessione di circa 300 milioni di euro di pertinenza del Gruppo”.
In particolare, Covivio ha venduto un immobile in fase di sviluppo sito nell’8° arrondissement di Parigi, per 230 milioni di euro, pari a quasi 25.000 euro al mq. E nel terzo trimestre sono stati firmati due nuovi accordi, per un totale di 144 milioni di euro. Riguardano un gruppo di 3 immobili alla periferia di Montpellier e un edificio sfitto da ristrutturare. Nel settore residenziale tedesco sono stati firmati accordi di vendita per 64 milioni di euro con un margine medio del +11%. Nel terzo trimestre la società ha inoltre venduto un immobile nel quartiere berlinese di Prenzlauer Berg, per 26,4 milioni di euro. Nel settore alberghiero sono state sottoscritte cessioni per 59 milioni di euro soprattutto nell’Europa meridionale, in linea con i valori di stima alla fine del 2022. Infine, anche 24 milioni di euro di immobili commerciali non strategici sono oggetto di accordi vincolanti di vendita.