Lo scorso venerdì 21 ottobre Daniela Santanchè è stata nominata ministra del Turismo. Già il giorno successivo, Angelo Bonelli di Europa Verde ha sollevato il conflitto d’interessi di cui sarebbe portatrice l’imprenditrice di Fratelli d’Italia, che gestisce, insieme a Flavio Briatore, il Twiga Beach Club in Versilia. Il parlamentare dell’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana ha affermato in una nota: “È inaccettabile che al ministero del Turismo, e quindi del demanio marittimo, possa sedere chi ha interessi nel demanio marittimo, un settore che fattura tra i 7 e i 10 miliardi di euro mentre, con le concessioni demaniali, lo Stato incassa solo 100 milioni di euro, con un’evasione erariale di quasi il 50%. Attualmente, infatti, le concessioni demaniali costano tra 1 euro e 1,70 euro al metro quadro all’anno”. E ha proseguito: “Il Twiga, lo stabilimento balneare di Briatore e Santanchè, paga un canone irrisorio di 17 mila euro l’anno mentre, ai consumatori, fa pagare ben 300 euro al giorno per una tenda. Ciò significa che, con gli incassi di meno di mezza giornata, il Twiga riesce a pagare il canone che versa allo Stato per la concessione della spiaggia per tutto l’anno”.
Le varie associazioni di categoria, da Federalberghi a Federturismo ad Astoi Confindustria Viaggi, mostrano invece soddisfazione per la nomina di Santanchè e plaudono per il mantenimento del dicastero in autonomia e con portafoglio. Chiedendo anche qualcosa in più, come avanza Astoi: “Auspichiamo che il ministero competente sia dotato di risorse aggiuntive per stimolare la crescita e lo sviluppo di un settore che ha sempre contribuito in maniera determinante al Pil e che, in questo periodo così complesso, ha di fatto sostenuto la nostra fragile economia, come evidenziato anche da una recente analisi congiunturale di Confindustria”.
Intanto una breve nota del dicastero comunica che “l’appena insediato ministro del Turismo sen. Daniela Santanchè non sarà presente alla Conferenza sul Turismo prevista a Chianciano in data 28 e 29 ottobre 2022, perché attualmente impegnata ad analizzare ed affrontare numerosi dossier sulla situazione del settore. Nell’augurare buon lavoro si fa presente che, i contributi e gli spunti che emergeranno, saranno posti all’attenzione del ministro al fine di valutarli alla luce della futura cornice strategica”. E già qualche organo di stampa ipotizza che sia un segnale chiaro di discontinuità con la politica portata avanti dal predecessore Massimo Garavaglia.