Storico albergo business milanese, posizionato a poche centinaia di metri dalla Stazione Centrale e a breve distanza dal distretto di Porta Nuova, l’Hotel Hilton Milan sta vivendo un momento vivace di cambiamenti. Come ha raccontato a Pambianco Hotellerie, il nuovo – è in carica dallo scorso anno – direttore dell’hotel milanese Daniele Fabbri: “L’ispirazione del “nuovo” Hilton Milan, che stiamo trasformando perché sia sempre al passo coi tempi del turismo e con le richieste del pubblico internazionale, trae ispirazione proprio dalla vicinanza con il quartiere Isola e con le sue peculiarità green. Penso al Parco della Biblioteca degli Alberi su piazza Gae Aulenti e alla rivoluzione architettonica in chiave ambientale del Bosco Verticale. Ecco che allora una delle novità che stiamo implementando è la creazione sulla nostra grande terrazza di una vera serra, all’interno della quale potremo coltivare ortaggi e erbe a km 0, che verranno utilizzati nel nostro ristorante CotoliAmo e nei vari punti di f&b per le preparazioni di cibi e bevande”.
Una ristrutturazione che vuole ampliare il pubblico di riferimento, quella che sta portando avanti l’Hotel Hilton Milan su varie direttrici. “Questo è un albergo nato ben cinquanta anni fa con un’impronta decisamente business e Mice – prosegue il GM -, ma oggi si vuole trasformare in una struttura complessa, in senso assolutamente positivo. Non ha perso infatti la sua peculiarità di struttura vocata al turismo d’affari e all’offerta congressuale, ma allo stesso tempo ha fatto tanto per diventare anche un hotel perfetto per soggiorni leisure o bleisure. Oggi è questo infatti quello che chiede un mercato molto in crescita e altrettanto in evoluzione come quello di Milano, destinazione che essa stessa ha cambiato pelle dal post Expo 2015 per caratterizzarsi sempre di più come adatta a un target di turismo culturale e di svago”.
Il business travel ed eventi restano comunque ancora il cuore del business mix dell’Hotel Hilton Milan e non solo perché gli spazi importanti per fare eventi comunque non mancano, come ad esempio le 13 sale meeting. “Un altro fattore importante – conclude Fabbri – è il numero di camere che abbiamo: 320 stanze per una meta come la città meneghina è una cifra importante che ci dà quindi ancora oggi un vantaggio competitivo non indifferente proprio sul mercato Mice. A livello di ricavi e di presenze questo rinnovamento è altrettanto importante e sta già facendo sentire i suoi effetti. Se il 2022 è stato come volumi già un anno di ripresa molto veloce, anche se ancora non al livello del 2019, questo 2023 sta già marciando a ritmi molto positivi”.