Hermès è immune al rallentamento del lusso? I dati del primo trimestre 2024 della maison di rue du Faubourg Saint-Honoré sembrerebbero confermare questa interpretazione. Tuttavia, pur a fronte di ricavi sopra le attese, il rallentamento evidenziato dalle vendite di Hermès in Cina nel mese di marzo ha alimentato l’allerta degli analisti, facendo ipotizzare una prossima normalizzazione per i leather goods.
Nei primi tre mesi del 2024 il giro d’affari del luxury brand è aumentato del 13% a cambi correnti per 3,8 miliardi di euro. A cambi costanti la progressione è stata pari al 17%, contro un consensus Visible Alpha fermo a +13 per cento. Il dato sulle vendite, che supera le stime, non è stato accolto come “grande sorpresa”, visti i record della società negli ultimi quattro anni e il “costante superamento delle aspettative”, ha affermato Thomas Chauvet, analista di Citi.
Il business della pelletteria, segmento core per Hermès, ha evidenziato un +20% a 1,6 miliardi, mentre il ready to wear è balzato del 16 per cento. Seta e tessuti hanno segnato un +8%, seguite dal +4% di beauty e profumi e dal 4% della divisione orologi.
“La solida crescita delle vendite testimonia la fedeltà dei nostri clienti in tutto il mondo, la forza del modello artigianale e la desiderabilità dei prodotti, in un contesto che rimane complesso”, ha commentato il numero uno di Hermès, Axel Dumas. “Nel medio termine – ha aggiunto -, a dispetto delle incertezze del contesto economico, monetario e geopolitico, il gruppo conferma l’obiettivo di un’ambiziosa crescita del fatturato a tassi di cambio costanti”.
A livello geografico, l’Asia (escluso il Giappone) ha riportato un +14%, il Giappone un +25%, le Americhe un +12%, l’Europa (esclusa la Francia) un +15% e la Francia un +14 per cento. Nella conference call riservata agli analisti, Eric du Halgouet vice-president finance di Hermès ha parlato di un lieve rallentamento del business in Cina nel mese di marzo, dunque dopo il periodo del capodanno cinese. Il giro d’affari dell’area ha retto grazie al fatto che “lo scontrino medio è aumentato, con gli acquirenti più abbienti che hanno speso di più”.
La trimestrale di Hermès si affianca ai buoni risultati evidenziati anche dal Gruppo Prada e da Moncler. Più sfaccettata, invece, la performance dei colossi Lvmh e Kering. Hermès conferma la resistenza della fascia più alta del lusso, mantenendo una crescita double digit anche con un generale deterioramento delle condizioni economiche.