Uno spazio appena inaugurato in via Durini 25/27 a Milano e nuovi progetti di crescita commerciale in Usa e Oriente. Parte da qui un nuovo capitolo di Zanotta che celebra il suo settantesimo anniversario, ad un anno dall’acquisizione da parte di Cassina. Ne abbiamo parlato con Luca Fuso, CEO di Zanotta e Cassina.
Cosa rappresenta questo flagship store per Zanotta?
Ha lo scopo di raccontare quello che abbiamo fatto in questo ultimo anno, dopo l’acquisizione. E’ stato un periodo molto intenso e divertente perché abbiano studiato attentamente tutto quello che è stata la storia di Zanotta e sono venute fuori tantissime cose entusiasmanti che, viste tutte insieme, fanno capire quanto questo marchio abbia enormemente contribuito allo sviluppo del design italiano. Siamo molto felici di poter esporre il nuovo corso di Zanotta – che parte dal passato per andare verso il futuro – in uno spazio di 500 metri quadrati complessivi, su due livelli, in via Durini che è la Montenapoleone del design. Uno scenario capace di accogliere pezzi che hanno una forte personalità. Calvi Brambilla, Art Director del brand, hanno deciso di lavorare sullo sfondo, alternando superfici molto ruvide a superfici lisce e riflettenti.
Ad un anno dall’acquisizione, quali sono i piani di sviluppo?
Il 2024 segna un capitolo fondamentale nel percorso di rilancio di Zanotta. Abbiamo progetti di crescita commerciale in nuovi mercati. Zanotta ha una forte presenza in Italia ed Europa. Ma vogliamo espanderci anche in aree come Asia e Nord America dove si può fare molto, ovviamente dove il design è apprezzato, quindi Giappone, ma ora anche la Corea o Middle east e Sud est asiatico. E poi, Cina e Usa, Canada.
Nuove idee anche sul prodotto?
C’è un’ampia revisione della gamma dei colori, che coinvolge anche i prodotti già presenti a catalogo, insieme all’introduzione di tre nuovi tessuti e al rinnovamento ed aggiornamento dei rivestimenti in pelle. Questo è un momento cruciale per presentare al mondo il nuovo volto di Zanotta, riprendendo i valori che l’hanno resa celebre a livello internazionale sin dalle sue origini come l’approccio pionieristico ispirato da idee di radical design. Abbiamo la volontà di abbracciare l’innovazione senza timori, mostrando attraverso questo flagship store la visione futura del marchio.
E da un punto di vista delle collezioni, quali sono le novità?
Certamente, l’allestimento del nuovo flagship diventa il palcoscenico per le nuove collezioni dove le novità sviluppate in collaborazione con progettisti internazionali – quali il duo belga Muller Van Severen e il designer anglo-canadese Philippe Malouin – sono esposte insieme ai pezzi realizzati da designer già noti al brand, come Zaven e Calvi Brambilla. Abbiamo introdotto inoltre nuovi prodotti e riedizioni che riportano alla luce i grandi maestri del design italiano come la poltrona Gomma disegnata da De Pas D’Urbino Lomazzi, lo specchio Sosia di Ugo La Pietra, l’Ara Fenice di Piero Bottoni e i vasi Dealbata e la ciotola Cuculia di Alessandro Mendini, solo per citarne alcuni.