Edward Enninful si prepara a lasciare la direzione dell’edizione inglese di Vogue e a intraprendete un nuovo percorso professionale all’interno del mondo Vogue. Come riportato da Vogue Business, a partire dal prossimo anno Enninful non sarà più l’head of editorial content di British Vogue e contemporaneamente lascerà il ruolo di editor-in-chief di tutti i contenuti editoriali di Vogue a livello europeo. Quello del direttore non è però un addio alla testata di punta dell’editore Condé Nast, in quanto nel 2024 andrà a ricoprire un nuovo ruolo di consulenza a ‘livello globale’, del quale però non sono state ancora specificate le mansioni.
“Anna Wintour (chief content officer di Condé Nast e direttore editoriale globale di Vogue), Roger Lynch (AD di Condé Nast) ed io abbiamo discusso di come poter svolgere un ruolo più ampio nel miglioramento di Vogue a livello globale”, ha scritto Enninful in una nota – riportata da Vogue Business – girata internamente a tutte le edizioni che supervisiona. “Sono entusiasta di annunciare che dal prossimo anno assumerò la nuova posizione di consulente editoriale di British Vogue e di consulente creativo e culturale globale di Vogue, dove continuerò a contribuire al successo creativo e culturale del marchio Vogue a livello globale, pur avendo la libertà di occuparmi di progetti creativi più ampi”.
La notizia, comunicata alla stampa lo scorso venerdì, ha subito scatenato le considerazioni degli addetti ai lavori, che ora si chiedono se questo nuovo incarico sia un ridimensionamento della sua figura all’interno della testata, diventata negli anni sempre più importante e quindi potenzialmente ‘ingombrante’ rispetto al ruolo di Anna Wintour, o se al contrario questo cambiamento potrebbe essere il primo passo per subentrare proprio a Wintour in futuro.
Nominato direttore dell’edizione britannica nel 2017, Enninful aveva preso il posto di Alexandra Shulman diventando inoltre il primo uomo nero a ricoprire un ruolo di tale rilievo all’interno del giornale. Una posizione che ha adoperato per comunicare, tramite editoriali e copertine, messaggi di inclusività e che l’ha visto legarsi in particolar modo a celebrity del calibro di Naomi Cambell, Adele, Rihanna e Timothée Chalamet – primo uomo apparso sulla cover del british Vogue in 106 anni – diventando una delle personalità più influenti del fashion system. Una storia, quella della sua vita e in parallelo del suo percorso formativo, che ha recentemente raccontato nel libro ‘A visible man’. Un Memoir uscito lo scorso anno e da poco tradotto in italiano.
Rispetto al suo successore, Vogue, come si legge su BoF, non ha rilasciato alcuna dichiarazione, rifiutando di commentare come si evolveranno i rapporti per le edizioni europee nell’ambito della nuova organizzazione. “Per ottimizzare le mie maggiori responsabilità a livello globale e per dare a British Vogue il nuovo focus che merita, abbiamo colto l’opportunità di assumere, in linea con la nostra struttura editoriale globale, un nuovo head of editorial content. Questa figura lavorerà a stretto contatto con tutti voi (delle altre edizioni, ndr) e con Anna, e inizialmente riferirà a me fino a quando non lo avremo integrato”, ha aggiunto Enninful nella sua nota.