Nell’anno in cui ricorrono i 100 anni dalla nascita di Elio Martinelli, Martinelli Luce inaugura il suo metaverso con un’esperienza dedicata al suo fondatore. Una ricorrenza che l’azienda ha scelto di celebrare facendo leva su tecnologia e innovazione, due concetti da sempre centrali, siano essi legati al prodotto, al materiale o al processo. Nasce così per l’azienda la spinta a compiere i primi passi nel metaverso. Un’occasione per far scoprire, o riscoprire, la figura di Elio in tutte le sue vesti, da quella di scenografo, ad artista, designer ed imprenditore, attraverso un percorso che vuole portare il visitatore virtuale a vivere una pura immersione nel luminoso mondo nato dalla sua matita, arricchito negli anni da collaborazioni d’eccellenza e oggi portato avanti con la stessa passione da sua figlia, Emiliana Martinelli, presidente e direttrice creativa, e dal nipote Marco Ghilarducci, amministratore delegato.
Il metaverso è sembrato il luogo ideale dove realizzare tutto ciò. Progettato dallo studio Diorama, con cui l’azienda aveva già collaborato per la realizzazione del suo video aziendale, il metaverso di Martinelli Luce è una metafora dell’azienda stessa, con sottili riferimenti ai valori e agli elementi distintivi del brand, e un punto di partenza per il futuro. Il visitatore è accolto da giochi di luci ed ombre da cui avrà inizio l’esperienza che si snoda attraverso diverse ambientazioni alla scoperta della storia di Elio e della Martinelli Luce, dalle origini fino alla fine degli anni ‘90. Nel percorso, alcuni progetti realizzati da Elio per le scenografie teatrali diventano ambientazioni riprodotte in tre dimensioni. Un’immersione totale nei primi mondi ideati da Elio, in cui si erano già delineati i tratti distintivi del suo stile, che eliminava tutto ciò che era ridondante per giungere a delle forme essenziali, nelle scenografie come nelle lampade.
Una nuova realtà, quella del metaverso, su cui l’azienda vuole puntare per offrire un ulteriore punto di incontro, a supporto e corredo del sito internet, più istituzionale, e di altre attività che continueranno a trovare comunque il proprio spazio fisico, come gli eventi e le fiere. Si tratta di un universo che, grazie alla sua natura digitale, sarà oggetto di un’evoluzione continua, aperta all’introduzione di nuove aree o esperienze a cui partecipare non solo come spettatori ma attori. È un invito ad esplorare e testare una nuova realtà che diventi un punto di incontro nel tempo e intrattenga in modo coinvolgente ed emozionale.