Nel 2022 le vendite estere di moda bebè italiana hanno visto una flessione del 6,2% a quota 159,6 milioni di euro. È quanto emerso durante la conferenza stampa di presentazione della 97esima edizione di Pitti Bimbo. L’abbigliamento per neonati permette di isolare le voci doganali di pertinenza e, quindi, i flussi commerciali con l’estero per nazione. Secondo le elaborazioni effettuate dal Centro Studi di Confindustria Moda per Sistema Moda Italia l”inversione di tendenza si è manifestata dopo la crescita sostenuta, pari al +18,8%, sperimentata nel 2021.
Sia le aree dell’Unione Europea che quelle extra UE si sono rivelate in calo per il comparto (-7,2% e -5,0% rispettivamente). L’incidenza media delle vendite oltre i confini dell’Unione sul giro d’affari complessivo è del 45,1%, mentre l’export verso i mercati europei copre il restante 54,9 per cento. Sul dato di comparto pesa la dinamica dei principali partner europei, che hanno registrato un andamento negativo nel 2022. Svizzera, Spagna e Francia, primi tre paesi di destinazione per la moda bebè, presentano tutti arretramenti, rispettivamente del 4,9%, 7,1% e 5,6 per cento. Fa eccezione la Germania che evidenzia una crescita dell’8,1% ed assorbe il 6,1% di comparto. Seguono Regno Unito (-5,6%), Romania e Grecia, con cali notevoli del 26,4% e del 19,2 per cento. Gli stessi Emirati Arabi, che erano cresciuti di oltre il 113% nel 2021, perdono il 35,4% nel 2022. In controtendenza rispetto al trend generale ci sono gli Stati Uniti, in aumento del 26,6%, la Corea del Sud (+17,0%) e la Russia (+6,9 per cento).
Per quanto concerne le importazioni dall’estero in Italia, sempre con riferimento al solo abbigliamento bebè, si evidenzia un aumento del 34,8 per cento. La dinamica positiva si riscontra per tutti i primi 15 paesi fornitori: la Cina si conferma il primo supplier con un’incidenza sul totale importato di comparto pari al 21,5% e mostra una variazione positiva del 30,6%, seguono la Spagna e il Bangladesh.
Secondo le rilevazioni di Sita Ricerca effettuate per conto di Smi, nell’anno solare 2022 il sell out di moda junior (accezione che comprende l’abbigliamento in maglia e tessuto per ragazzi e ragazze tra 0 e 14 anni, intimo ed accessori inclusi) è cresciuto del 4,6% a valore e del 2,8% a volume sul 2021. Sotto il profilo merceologico il segmento boy ha guadagnato il 4,8%, quello girl il 5,3% e infine il neonato il 2,0 per cento. Nonostante ciò, resta un gap rispetto ai livelli del 2019 dell’1,8% per il comparto in generale e dello 0,9% per il bambino, dell’1,4% per la ‘bambina e del 5,2% per il newborn.
Pitti Bimbo 97 andrà in scena alla Fortezza da Basso di Firenze da mercoledì 21 a venerdì 23 giugno con una propensione sempre più evidente verso il lifestyle. La kermesse includerà 220 brand dei quali il 75% circa proveniente dall’estero. Tutti i marchi presenti in fiera saranno presenti nella piattaforma digitale Pitti Connect. Il Governo italiano e Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sostengono i saloni estivi 2023 di Pitti Immagine.
Anche a Pitti Bimbo si potrà ammirare la scenografica installazione artistica ‘Make Believe’ realizzata nel piazzale centrale della Fortezza da Basso dal designer californiano Eli Russell Linnetz, fondatore della label Erl nonché guest designer di Pitti Uomo 104. Come per la manifestazione maschile, ‘Pitti Games’ sarà il tema che caratterizzerò la kermesse dedicata al kidswear così come i prossimi saloni di Pitti Immagine a giugno. “Rimettersi in gioco, perché giocare significa concentrazione e divertimento: ce lo insegnano i bambini che lo fanno con assoluta spontaneità. Riflessioni e decisioni immediate, valutazione e azione, tattica, capacità di previsione, impegno e leggerezza. Il tema prescelto per i saloni estivi è prima di tutto un invito a lanciarsi, anche se ragionato e ludico, valutando la posta, rafforzando i propri valori rispetto alla situazione e ai nuovi scenari di mercato” ha commentato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine.
All’interno della Fortezza da Basso cinque sezioni racconteranno il kidswear: Smart Kids, 100% Bambino, Apartment, The Kid’s Lab! e The Nest. I brand sostenibili più innovativi e capaci di proporre una vera moda etica troveranno spazio all’interno di ‘I want to be green’, nato come progetto speciale e oggi presenza costante all’interno del salone.
Il 21 giugno Miniconf sfilerà nella Sala della Ronda per celebrare il suo 50esimo compleanno svelando le collezioni primavera/estate 2024 dei brand Ido, Sarabanda, Superga Kidswear e Ducati. Alessandro Enriquez tornerà nel mondo kidswear grazie alla collaborazione in co-branding con Bercellino presentata in Fortezza. Tra le label della sezione 100% Bambino che include le tendenze provenienti dalla moda adulta spiccano Dolce & Gabbana, Bikkembergs, Herno, Naturino, John Richmond, Crocs, Gioseppo Kids e Canadian. Oltre alle proposte moda, con un aumento di indumenti beachwear e da cerimonia, non mancheranno gioielli, libri illustrati, make-up per bambini, giocattoli e una novità assoluta, i kid’s costumes molto in voga negli Stati Uniti.