Oggi e-commerce e social media offrono ai consumatori maggiore possibilità di scelta, un accesso più agevole alle informazioni e un rafforzamento del senso di appartenenza, che deriva dal considerare il prodotto come un’estensione di sé stessi. Queste dinamiche stanno spingendo i brand ad adottare nuove strategie per restare competitivi.
Da questa trasformazione emergono tre diversi modelli di business.
Il real-time fashion si basa su prezzi bassi, disponibilità dei prodotti e ampia scelta e fa leva sulle abitudini di social networking dei ragazzi per risvegliare l’interesse dei consumatori. Le aziende che adottano questo modello producono in tempo reale grazie a una supply chain integrata, a una relazione stretta con i fornitori e si affidano esclusivamente a e-commerce e social media, senza negozi fisici.
I brand di slow fashion offrono prodotti di qualità superiore, che giustificano il prezzo più alto, e si affidano a una supply chain corta o locale per rispettare gli obiettivi di sostenibilità. Tali aziende cercano un maggiore controllo sulle proprie attività di retail, in modo da rispondere meglio alle esigenze dei clienti e comunicare dati e statistiche ambientali che possono influenzare le vendite.
Infine, lo smart fashion prevede alti volumi per realizzare articoli dal prezzo accessibile, scegliendo al contempo metodi innovativi per produrre e distribuire i prodotti, in modo da perseguire le iniziative di sostenibilità. L’obiettivo è adeguare la produzione alle priorità dei consumatori più consapevoli, raggiungendo al contempo l’eccellenza operativa e il giusto equilibrio tra etica e profitto.
La trasformazione del retail nel fashion: la regola delle 4 “C”
L’impatto della trasformazione del retail sulle condizioni operative delle aziende fashion sta domandando al settore di rispondere a nuove sfide e obiettivi abbracciando le ultime tecnologie di automazione digitale in termini di costi, controllo qualità, concorrenza ed esigenze dei consumatori. Per cogliere i frutti di questi nuovi modelli ‘vincenti’, i brand hanno bisogno di un partner tecnologico che abbia familiarità con le necessità connesse all’integrazione di soluzioni e sia un esperto del settore, in modo da aiutarle a ottimizzare i processi produttivi e tenere sotto controllo i costi, senza compromettere la qualità.
L’aumento del costo delle materie prime e il bisogno di elaborare più rapidamente una maggiore quantità di ordini in volumi minori e in varietà specifiche rende sempre più complesso salvaguardare il profitto. Per gestire i costi e preservare i margini, le aziende devono ridurre al minimo il consumo di tessuto e produrre qualsiasi volume in modo redditizio, producendo solo ciò per cui i clienti sono disposti a pagare.
Il controllo gioca un ruolo chiave; infatti, a causa dell’accelerazione del ciclo di vita nel fashion, è importante eliminare la complessità dal processo di produzione. Per ottimizzare la qualità e la durata dei capi, fidelizzare i clienti e rispettare le normative sulla sostenibilità, i brand devono automatizzare e ottimizzare i flussi di lavoro di sviluppo e produzione. Ottenere un maggiore controllo sullo sviluppo dei prodotti e sui processi di preparazione ed esecuzione del taglio per gestire i costi è basilare, così come evitare gli sprechi e soddisfare le aspettative dei clienti in termini di qualità e vestibilità dei capi.
Per quanto riguarda la concorrenza, il successo dei marketplace e la moltiplicazione dei canali di vendita rende difficile sapere dove promuovere e vendere i propri prodotti e su quali mercati secondari renderli disponibili. Per proteggere la crescita, le aziende devono garantire la disponibilità della gamma di prodotti ottimale, al prezzo giusto e su ciascun canale di vendita. Per i brand è fondamentare tenere sotto controllo e confrontare i prodotti e i prezzi della concorrenza in tempo reale per evitare gli invenduti, accelerare la produzione, soddisfare la sete di novità del mercato e ottimizzare la gestione dei marketplace. I consumatori di oggi dispongono di più opzioni, conoscono meglio i prodotti e hanno maggiori attese in termini di shopping experience: è perciò strategico garantire un’esperienza in linea con le loro esigenze e che protegga l’immagine del brand.
Le soluzioni che analizzano il mercato e forniscono informazioni su assortimenti e prezzi della concorrenza sono dunque preziose. Disporre di insight in tempo reale come quelli offerti da Retviews di Lectra – soluzione di competitive intelligence e benchmarking automatico, consente a brand e retailer di accedere a un panorama completo della concorrenza con un clic. Grazie all’automazione, identificare le carenze delle collezioni, adattare gli assortimenti e la strategia di prezzo è molto più semplice e rapido.
Neteven, invece, può supportare le aziende nel monitorare e ottimizzare le offerte e la disponibilità dei prodotti su tutti i marketplace e nell’accelerare le attività Direct-to-Consumer in modo flessibile e scalabile per incrementare le vendite, al tempo stesso offrendo una shopping experience fluida.
Infine, l’aumento dei controlli a livello internazionale può portare a maggiori vincoli e difficoltà nell’approvvigionamento. Le aziende con maggiore visibilità sulla supply chain riescono più facilmente a rispettare gli standard di qualità, seguire le iniziative ESG e garantire la conformità alle normative. Raggiungere tale visibilità richiede una soluzione completa, come Kubix Link, che copre l’intero processo di produzione, dal design alla vendita, e consente l’accesso immediato a dati accurati durante ogni fase, grazie a funzionalità PIM, PLM e DAM integrate.
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