Il 2023 si presenta in grande spolvero per il turismo nel Belpaese. Nonostante le incognite legate all’inflazione, al caro bollette e all’aumento del costo della vita, la voglia di viaggiare sembra continui anche l’anno prossimo e probabilmente i grandi numeri di quest’estate non sono stati solo una forma di ‘revenge travel’ dopo due anni di blocco agli spostamenti.
Lo si deduce dai dati presentati da Roberta Garibaldi, AD di Enit, nel corso della cerimonia d’apertura del Ttg a Rimini: “I dati sul 2023 sono incoraggianti, basti pensare che abbiamo già in casa per il periodo gennaio–settembre 2023 oltre 1,7 milioni di prenotazioni internazionali senza considerare i charter, che significa +126% sullo stesso periodo 2022. Per il 2023, secondo i dati Forward Data, a parte il mercato russo, tutti i nostri bacini di domanda internazionale sono in crescita netta, con numeri importanti dagli Stati Uniti d’America, dalla Germania e dal Regno Unito. Anche la Cina, se confermate, mostra prenotazioni timidamente in aumento. Secondo i dati Oxford Economics, si tratta di una ripresa generalizzata delle destinazioni europee, che se nel 2022 chiuderanno con -27% dei flussi rispetto al 2019, per il 2023 mostrano un saldo negativo ridotto intorno a -14%, che scende a -8% per l’Europa occidentale, dove col 2004 saranno recuperati e superati i flussi pre-pandemia”.
L’AD di Enit ha spiegato che Il turismo internazionale è ripartito da questa estate, e già nei dati gennaio – luglio 2022 l’Unwto ha segnalato un +172% rispetto al 2021, che significa volumi triplicati rispetto allo scorso anno. Ma resta la difficoltà nel recupero rispetto al 2019, perché i viaggiatori sono ancora nel mondo al 57% dei flussi 2019. “In questo recupero – ha sottolineato Garibaldi – l’Europa è più rapida e l’Italia è di nuovo testa a testa con la Spagna tra le mete più ricercate per la vacanza dai turisti di tutto il mondo”.
Tornando alle prenotazioni dei voli per l’Italia, questi ultimi sono una ‘cartina al tornasole’ secondo Pierluigi Di Palma, presidente Enac (Ente nazionale aviazione civile), come ha osservato nel corso della cerimonia del Ttg: “Il trasporto aereo anticipa i cicli economici, e al momento attuale possiamo dire che il prossimo anno sarà migliore del 2022. Stimiamo che arriveremo, in cinque anni, a 300 milioni di passeggeri. Nel frattempo, stiamo sviluppando collegamenti aerei verso piccole città, anche in un’ottica di riduzione dell’overtourism, ad esempio la tratta Roma-Viterbo”.
Anche Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha sottolineato l’importanza dei trasporti: “Il tema della raggiungibilità oggi è più cruciale di un tempo. Anni fa la famiglia si faceva ‘la vacanza’ di un mese, un solo lungo soggiorno in una località, e quindi non era importante il tempo impiegato a raggiungerla. Oggi le ferie sono spezzettate, si fanno più vacanze brevi, quindi si cercano destinazioni che siano ben servite per essere raggiunte in poco tempo”.