Bilanci in crescita per CdsHotels, che ha chiuso l’estate e prevede l’autunno con un esercizio di gran lunga superiore rispetto al pre-pandemia. Forte di questi risultati, il gruppo stima per il 2022 un fatturato di 48 milioni di euro, contro i 28 milioni registrati nel 2019, quindi con una crescita di oltre il 70 per cento.
La catena, che conta 12 tra alberghi e resort in Puglia e Sicilia, specifica in una nota che queste regioni sono state nuovamente premiate dal mercato estero quest’estate. Infatti, rispetto al 2019 in cui CdsHotels aveva raggiunto il picco di presenze provenienti dall’estero, il gruppo con sede a Lecce ha registrato nell’estate 2022 un aumento di fatturato del 30%, con una concentrazione nella prima parte della stagione.
Le proiezioni per l’autunno sono altrettanto positive. Alla data di mercoledì 21 settembre, CdsHotels registra un aumento di fatturato, rispetto alla stessa data del 2021, di circa il 35 per cento. Anche il settore Mice si è rimesso in moto e le presenze di gruppi sono aumentate rispetto al 2019 portando a un incremento di fatturato del 63 per cento.
“Questi numeri ci fanno ben sperare – sottolinea Ada Miraglia, direttore commerciale della catena – per un futuro in crescita. Ma, purtroppo, bisogna essere onesti e non possiamo vedere il bicchiere del tutto pieno: insieme alla crescita dei risultati abbiamo registrato anche una crescita esponenziale dei costi. Le nostre politiche aziendali sono, da sempre, orientate alla riduzione degli sprechi, anche in un’ottica di risparmio ecologico e facciamo molti sforzi per sensibilizzare i nostri ospiti verso queste necessità; gli ospiti dal canto loro si dimostrano sempre molto sensibili, ma ciò non basta, ed è necessario che qualcosa si muova a livello europeo affinché il caro-prezzi venga in qualche modo contenuto e vengano impedite eventuali speculazioni in tale direzione”.”