Una nuova annata di Epokale, vendite in crescita e rinnovamento della cantina. Cantina Tramin si appresta a chiudere un 2023 ricco di novità che, secondo le stime anticipate a Pambianco Wine&Food dal direttore commerciale Wolfgang Klotz, dovrebbe registrare un fatturato in aumento del 5-10 per cento. “Dopo un 2022 in forte crescita, l’anno in corso ci vede ritornare a un equilibrio più normale, pur registrando un andamento positivo”, spiega Klotz. L’Italia è artefice del 70% dei ricavi – con uno spaccata che vede l’Alto Adige al 30% e il resto della Penisola al 40% – e il rimanente 30% è generato dall’estero con Germania e Stati Uniti tra i Paesi più forti, seguiti a ruota da Paesi Bassi e Svizzera. “Siamo inoltre appena riusciti a entrare in Corea – aggiunge Klotz – e siamo partiti alla grande”. In termini di canali, è l’Horeca a farla da padrona, a cui si aggiunge il 10% circa generato dalla vendita diretta in cantina che, nell’anno fiscale 2022-23 (chiuso lo scorso 31 agosto) ha registrato un fatturato complessivo di 18,8 milioni di euro (+4 per cento).
Ed è proprio alla ristorazione, nello specifico quella di alto livello, a cui è destinato Epokale, progetto vinicolo che nasce quasi quindici anni fa dal desiderio dell’enologo Willi Stürz di ridefinire i confini e l’identità del vitigno Gewürztraminer, sul quale plasmare il vertice qualitativo di Cantina Tramin. In questi giorni la cooperativa ha presentato la 2016, “una delle migliori annate del passato decennio per i vini da uve Gewürztraminer”, spiega Stürz. “Le condizioni meteo ottimali ci hanno permesso di vendemmiare a fine ottobre, con una lieve sovramaturazione delle uve che hanno sviluppato così un ampio spettro aromatico. Ne risulta un vino ricchissimo, concentrato, che ricorda l’annata 2009”. Quest’ultima, rilasciata nel 2018, ha conquistato i 100 punti di Robert Parker The Wine Advocate.
L’esigua produzione di Epokale – per la 2016 sono state realizzate 2.400 bottiglie (su una media annua di circa 1,9 milioni di bottiglie complessive) -, unitamente all’altissima qualità, rende il prodotto ambito dai collezionisti e quindi adatto al mercato secondario. “Su questo circuito Epokale sta facendo una crescita importantissima ed è uno dei vini che ha avuto le marginalità più importanti”, afferma il direttore commerciale Klotz. In termini di valore, prendendo in considerazione l’annata 2009, questo vino ha segnato una crescita del 110% dal 2020 (anno della prima battuta d’asta sulla piattaforma Catawiki) al 2023: partito con un prezzo di emissione dell’azienda di 80 euro, è stato battuto nella sua prima asta a 480 euro, raggiungendo i 1.100 euro quest’anno. Tra le peculiarità di Epokale, vi è l’affinamento di sei anni al buio della miniera di Ridanna Monteneve.
Nel frattempo, Tramin porta avanti un ricco piano di investimenti. Sul piatto, la cantina ha messo circa 15 milioni di euro per rinnovare la parte produttiva attraverso un progetto di lavoro che si articolerà in due momenti: il primo, partito proprio in questi giorni, che prevede la costruzione di una nuova parte sotterranea per accogliere l’arrivo dell’uva in cantina, e, il secondo, che verrà attuato l’inverno prossimo, per ultimare l’area rimanente. I lavori si concluderanno quindi nel 2025.